
OMNIA VINCIT VENINI
Venini racconta una storia tutta italiana. Venini è una potente pietra incandescente da cui nasce una materia invincibile, che nella sua malleabilità si muove nelle linee del tempo per stupire, in un crescendo emozionale e sensoriale che conferma l’inconfondibile identità di questa grande realtà Made in Italy.
Noi ve la raccontiamo attraverso i suoi Masterpieces!
Come fossero Cavalieri conquistatori, anche il regno Venini possiede i suoi invincibili paladini di stile.
Sono i Masterpieces di Venini, che da anni conquistano le scene dell’Arte Contemporanea, dell’Avanguardia artigianale e dell’Interior Exclusive Design.
GEACOLOR
Gae Aulenti trova in Venini un’ispirazione terrestre, primordiale, quasi vulcanica. Ecco, quindi, che tra i nostri cavalieri si nasconde una giovane guerriera, nata da Madre Terra, Geacolor è la quintessenza del cosmo. Con il suo multistrato, trasmette la potenza dell’unione e la forza della complementarità.
Il vaso Geacolor, tra tutti, si distingue per l’aspetto grezzo e granitico che sorprende per la natura dell’elemento di cui è fatto. Un vetro che non si mostra, che si nasconde dietro una corazza, plasmata come fosse crosta terrestre. Invincibile e destinato a perdurare nei secoli, un piccolo pianeta colorato che cela in sé la delicatezza di un’arte, quella muranese. La delicatezza della donna, custodita dietro un’armatura impenetrabile.
Da Geacolor a Kukinto, da Yemen a Veronese, conosciamo da vicino queste gemme di vetro Murano, completamente realizzati a mano, grazie alle tradizionali tecniche del sapere muranese e della soffiatura a bocca.
KUKINTO
Più che cavaliere, un guerriero orientale proveniente dalla terra del Sol Levante, Kukinto si desta nella sua fiera maestosità, volgendo al cielo le sue forme morbide e lucenti come la lama colorata di una mortale katana firmata. Disegnato negli anni Novanta da Timo Sarpaneva per Venini, Kukinto attraversa gli oceani del tempo come un frammento di cristallo baciato dall’arcobaleno.
Venini è l’essenza dell’esclusività che risiede nelle tecniche ricercate nel tempo e che hanno contaminato generi, stili e ispirazioni artistiche.
YEMEN
Ed è sempre negli anni Novanta che Venini, assieme a Ettore Sottsass, osa nel gioco della combinazione delle forme geometriche. Dei Masterpieces Venini, Yemen più che cavaliere, si veste da Giullare di Corte, che grazie ai suoi toni scherzosi e colori vivaci, intrattiene reali e non, in un viaggio verso l’estro e l’imprevedibilità.
Venini vanta il coinvolgimento di grandi artisti e architetti nella realizzazione di forme nuove e fusioni cromatiche senza tradire la calma e la saggezza custodita nel lavoro d’artigianato muranese che da sempre resiste a stravolgimenti temporanei.
VERONESE
È il primo cavaliere Venini che deve la sua vita all’artista Vittorio Zecchin, che lo realizza nel 1921 per omaggiare Paolo Veronese, pittore del Cinquecento, autore dell’Annunciazione veneziana, in cui raffigurava accanto alla Vergine, un elegante vaso di vetro.
Zecchin, oltre a ricreare il raffinato vaso che ritroviamo in Veronese, ne fa l’immagine di presentazione dell’azienda Venini, che si riconosce e lo promuove come logo ufficiale. Nel corso del tempo, il vaso Veronese ha incontrato molte versioni di colore, conservando la propria forma e un posto privilegiato nel cuore del Design e dello stile italiano nel mondo.
CIRCO DI LUNE
Attorno alle storie di questi cavalieri, si sono alternate diverse primavere e danzato molte lune, che si sono mostrate ad essi come fossero in un circo. Circo di Lune è la realizzazione più estroversa di Venini che grazie all’ispirazione di Monica Guggisberg e Philip Baldwin, mette insieme differenti elementi sferici trasparenti, segnando – in un certo senso – una cadenzale testimonianza del tempo. Una consecutio colorata di sfere, soffiate e lavorate a mano. Non più un cavaliere, bensì un essere supremo, quasi divino, che detta le sorti di tutti, financo del destino stesso. Di certo, la personificazione dell’arte Venini.
ORIGINI
Murano. Sono i primi anni Venti e dall’unione imprenditoriale di un antiquario veneziano e da un esperto milanese di lavorazione del vetro, nasce quella che tutti noi conosciamo come l’azienda Venini. Già nei suoi primi cinque anni di vita, la società veneta, sotto la direzione artistica del pittore Vittorio Zecchin, intraprende un viaggio nell’evasione di schemi legati alla tradizione e si lascia andare a sperimentazioni d’avanguardia artistiche e tecniche di lavorazione sempre più innovative. Iniziano così i successi delle mostre e delle esposizioni di arti decorative, conquistando il panorama italiano e – soprattutto – estero.
Per Venini iniziano le collaborazioni con esteti, pittori, designer e architetti rinomati dell’epoca, arrivando a toccare le più alte eccellenze artistiche e maturando un elevato livello di sperimentazione. Tale crescita, conclamata all’alba degli anni Sessanta, sarà il punto di svolta verso l’affermazione dello stile Venini nel mondo dell’Arte Contemporanea e del Design Moderno, dove le regole dell’estetica avanguardistica si devono necessariamente inchinare alla maestria dell’antica arte di lavorazione del vetro soffiato e lavorato a mano.