
“Nella mia memoria, sono da sempre depositati i fantasmi della inconfondibile identità Venini […]. Mi sembra che il gusto di Venini sia frutto di un magico dosaggio creatosi nel tempo, fra alcune tecniche esclusive, alcuni eccezionali artisti inventori di forme, e la scelta di certi colori. Questa tradizione e questi confini, sono la magica formula di Venini”. – A. Mendini
Con queste parole, Alessandro Mendini, architetto e designer di fama mondiale, racconta la magia del vetro nella Fornace Venini. Se, però, dovessimo scegliere uno tra i Masterpieces Venini che possa rappresentarne l’arte, la bellezza, l’identità, indicheremmo – quasi certamente – “La Sentinella di Venezia”.

Firmata nel 1962 dalla mano dell’artista statunitense Thomas Stearns, “La Sentinella di Venezia” è il frutto dell’intensa collaborazione tra Stearns e l’azienda Venini, in un periodo ricco di sperimentazioni e studio della lavorazione del vetro e delle sue molteplici destinazioni.
Accanto agli artigiani Venini, esperti soffiatori di vetro a bocca, Stearns raggiunge il massimo dell’ispirazione artistica realizzando “La Sentinella di Venezia”. Stimata tra i 300 e i 500 mila dollari, quest’opera Venini, è riuscita a toccare, presso l’asta Important Italian Glass: A private Chicago Collection, quota 737 mila dollari, divenendo – di fatto – il vetro di Murano più pagato al mondo.
Nate originariamente come trio, di “Sentinelle” ne sono rimaste solo due e – entrambe – possono comunque rappresentano la complessa lavorazione che Stearns ha collaudato con Venini, dando così il via ad una tra le tecniche più significative dell’arte vetraria.
Di certo, “La Sentinella di Venezia” comprende nel suo valore, oltre la natura estetica, una significativa attitudine intesa come ‘prova d’arte’, poiché la sua creazione è avvenuta attraverso la lavorazione a mano di un solo elemento che, interagendo con le diverse tecniche sperimentate da Stearns, pone Venini all’apice delle eccellenze artistiche e artigianali.
Venini, dopo aver conquistato il record della Wright Auction House di New York, continua ad essere considerata la più alta casa di produzione vetraria, maestra di stile, di storia artigianale e di ambizione artistica. Una firma italiana nel mondo dell’Arte come una costante nell’universo.